I trulli di Alberobello II F




Abbiamo iniziato con il risveglio muscolare                   
 a suon di"Pizzica" un ballo tipico popolare
che ricorda il saltello alla vista di una tarantola







Ogni trullo ha il proprio giardino al fine di avere tutto il necessario per poter vivere.


Intervistando la signora Maria abbiamo scoperto che bisogna riscaldare i trulli d'inverno.

Inoltre abbiamo avuto la possibilità di vedere l'interno del trullo dal vivo 









Il tetto del trullo è fatto da pietre calcaree bianche

leggermente rosate chiamate chiancarelle due con il tempo scuriscono e diventano lisce.




Ogni trullo presenta un simbolo sul tetto che ha valore acrotopaico, venivano dipinti per proteggersi dagli spiriti maligni. Oggi ha una funzione più decorativa e soggettiva.


Signor Maffei il mastro trullaio che c'ha spiegato com'è fatto il trullo: sotto c'è una cisterna per l'acqua mentre la struttura è su una roccia. Il muro è costruito insieme interno ed esterno con uno spessore che va da 1 a 2 m. sfruttato poi all'interno per le stanze (alcove) o nicchie. Si sale con una falsa cupola cioè degli archi di pietre sovrapposti a candela (1\4 interno, il resto esterno). Rivestito dalle chiancarelle finendo con il pinnacolo l'unico chiuso con la malta.


Affaccio Rioni Monti belvedere




Lavoro svolto da:

Aldo D'Auria 

Chiara Malafronte 

Catello Buondonno





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